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Sintesi del programma politico di Vox Italia

16-04-2020 20:31

Redazione Vox

Sintesi del programma politico di Vox Italia

Sovranità e ripristino dei diritti e dei valori costituzionaliVox Italia nasce con uno scopo chiaro, semplice e radicale: riportare in vita, ovvero ri

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Sovranità e ripristino dei diritti e dei valori costituzionali

Vox Italia nasce con uno scopo chiaro, semplice e radicale: riportare in vita, ovvero riattuare, in modo integrale, la Costituzione repubblicana, anima del popolo italiano.

Costituzione tradita, come è noto, da una classe dirigente, – politica ed economica – ignorante, corrotta e collusa. Costituzione che, attuata almeno in parte negli anni del dopo guerra, ci aveva consentito il passaggio da paese in via di sviluppo a quarta potenza economica mondiale.

In altri termini, si tratta di ripristinare la legalità costituzionale, ponendo fine alla deriva neoliberista. Deriva che sta portando il nostro Paese alla rovina e alla distruzione della vita sul pianeta.

 

Vox Italia: la politica guarda nuovamente ai valori costituzionali

Vox Italia si propone come partito, unico in Italia, che vuole riportare la politica nei binari dei valori costituzionali, ponendo fine all’attuale politica corrotta e affaristica, favorevole solo ai più ricchi e contraria al bene del popolo. 

Primo passo in questa direzione è il recupero della sovranità, politica e democratica, del Popolo sul suo territorio, in diretta applicazione dell’art 1. Sovranità politica ed economica [1] ceduta, in questi ultimi decenni, ad Istituzioni come la BCE, il Fondo monetario internazionale, la Commissione europea, la Trilaterale, tutte espressioni di un potere estraneo al nostro Paese: il potere apolide della finanza internazionale.
In quelle sedi, prive di ogni requisito di democraticità, vengono prese le decisioni politiche che prima spettavano agli Stati nazione.

 

Il mantra del circo mediatico

Ogni giorno veniamo bombardati da brutte notizie, da nuovi problemi e disgrazie: crollo di ponti autostradali; frane ed alluvioni devastanti; chiusura di sempre nuove imprese; continua perdita di posti di lavoro; migliaia di giovani laureati che devono cercare all’estero la loro fortuna; degrado del livello culturale; terremotati ancora residenti in baraccopoli, ecc.

Il mantra, alla fine di queste notizie, è sempre lo stesso: non possiamo farci nulla perché mancano i soldi. Perché mancano i soldi? Perché abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità, siamo corrotti, pigri, incapaci di reggere le sfide della globalizzazione.

 

La vera causa dei nostri problemi

Un politico serio oggi dovrebbe informare il popolo che queste sono autentiche menzogne. Menzogne che occultano la vera causa dei nostri problemi: il fatto che il nostro non è più uno Stato di diritto, politicamente sovrano, in grado di garantire i diritti costituzionali, ovvero i diritti inviolabili dell’uomo.

In questa situazione, nessun politico può mantenere le sue promesse, perché la sovranità è altrove.

Lo Stato italiano oggi si è spogliato della sua prerogativa fondamentale: quella di emettere moneta nel sistema economico, senza chiederla a prestito alle banche private. Lo Stato non può più autofinanziare la spesa pubblica e lo stato sociale, non può più creare posti di lavoro, non può più sostenere le piccole e medie imprese, che erano il fiore all’occhiello della nostra economia. Il debito pubblico, nei confronti delle banche private, cresce a dismisura, ed è formato tutto da interessi non dovuti.

La via che ci viene proposta per ripagare il debito è assolutamente disastrosa ed è sempre la stessa: privatizzazioni, delocalizzazioni, svendita di beni pubblici, distruzione delle nostre fonti di produzione di ricchezza. In una parola: austerity. Stiamo facendo la fine della Grecia.

Questa via è l’opposto di quella tracciata dalla Costituzione.

 

Recupero della sovranità politica e democratica del Popolo sul suo territorio

Il recupero della sovranità, politica e democratica, del Popolo sul suo territorio, in diretta applicazione dell’art 1, è quindi un passaggio imprescindibile e indispensabile.

Indispensabile alla rimozione di quegli ostacoli, – di ordine economico e sociale, e quindi culturale –, che, nella visione dei Padri costituenti, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impedivano allora la possibilità di costruire una vera democrazia, che garantisse la pace e la giustizia tra le nazioni.

Questi ostacoli dovevano quindi essere rimossi per sempre. Per questo motivo i costituenti crearono un testo giuridico, una Carta fondamentale, che fungesse da baluardo contro la finanza predatoria, responsabile, a loro avviso, delle due guerre mondiali e dei totalitarismi del ‘900.

 

Pieno sviluppo della persona umana e partecipazione: i due pilastri della democrazia

Secondo la nostra Costituzione (art. 3), la democrazia si fonda su due pilastri:

– pieno sviluppo della persona umana

– effettiva e consapevole partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Il primo è la premessa indispensabile del secondo: senza pieno sviluppo della persona umana, ovvero senza consapevolezza di sé, i propri pensieri, emozioni ed azioni, sono guidati da forze inconsce che distorcono la percezione non solo della realtà interiore, ma anche di quella esterna. La persona inconsapevole non fa che proiettare sul mondo i conflitti irrisolti della propria infanzia, alimentando l’incomprensione e i conflitti all’interno delle relazioni.

Una persona così è in grado di dare un utile contributo all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese? No, l’unico contributo che può dare è alimentare la litigiosità e l’incomprensione reciproca.

 

Concetto di “Io relazionale” di Lelio Basso

Nei lavori preparatori, Lelio Basso, principale autore dell’art 3, comma due, descrive ed analizza un concetto di Io umano assolutamente rivoluzionario: quello di “Io relazionale”. L’Io relazionale è l’Io consapevole di sé, che corrisponde al pieno sviluppo della persona umana.

Seguiamo l’analisi di Lelio Basso: l’Io relazionale è radicalmente nuovo e diverso dall’ “Io individuale tradizionale: egocentrico e bellico”. Io individuale che, per perseguire i propri interessi, si difende e si contrappone agli altri e allo Stato.

L’Io relazionale, al contrario di quello egocentrico, è donativo e comunitario. La sua felicità dipende dall’intensità e dall’armonia delle relazioni alle quali partecipa.

Il suo rapporto con lo Stato è quindi un rapporto di fiducia reciproca. Lo Stato comunità gli fornisce la base sicura, lo sostiene nella sua identità e nei suoi talenti. Verso lo Stato comunità egli sente il dovere di dare il meglio di sé.

 

Democrazia come pieno sviluppo della persona umana

Il pieno sviluppo della persona umana, primo pilastro della democrazia, è indispensabile e imprescindibile: in sua assenza non può formarsi alcuna comunità e certamente non una vera democrazia. Ma la democrazia richiede, come abbiamo accennato, un secondo pilastro: la partecipazione attiva di tutti i cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale del paese.

Si assiste oggi ad un fenomeno assai diffuso: le persone che si impegnano in un percorso di evoluzione della coscienza, in genere non si occupano di politica. Ritengono la politica un’attività sporca o meschina, nella quale non vogliono immischiarsi. Le persone che si occupano di politica, raramente si impegnano nello sviluppo personale, ritenendolo secondario o irrilevante.

La Costituzione, recuperando la grande tradizione filosofica greca, [2] ci chiede di superare questa opposta miopia, impegnandoci simultaneamente su entrambi i fronti: quello interno e quello esterno. 

In mancanza di questi due requisiti, la democrazia è una maschera superficiale. Il governo sarà sempre in mano ad un’oligarchia, politica, economica, finanziaria, militare ecc. La politica continuerà ad essere quella di oggi: affaristica, corrotta e traditrice del popolo.

 

Vox Italia e formazione UniAleph

Per le ragioni sopra delineate, fermamente decisi a riportare in vita la democrazia costituzionale, i dirigenti di Vox hanno assunto l’impegno di seguire la formazione UniAleph, [3] diffondendola e proponendola anche agli attivisti, agli iscritti e a tutti coloro che si riconoscono nei valori costituzionali.
Come è noto, UniAleph, – aderendo agli insegnamenti di Paolo Maddalena [4] –, risponde esattamente alle esigenze di Vox, con la sua doppia formazione: personale e politico costituzionale.
Personale è la formazione che ha come scopo il pieno sviluppo della persona umana e della sua consapevolezza etica (art. 3). Politico costituzionale è la formazione giuridica, economica e finanziaria, necessaria in particolare all’attuazione della c.d. Costituzione Economica (art. 35 - 47).

Informazione pubblica

Il servizio di informazione pubblica è uno dei compiti fondamentali dello Stato costituzionale. Informazione pubblica significa informazione al servizio del bene del popolo, anziché dei privati e dei gruppi di potere.

Senza un’informazione veritiera, che metta i cittadini nella condizione di essere consapevoli di ciò che sta accadendo in Italia e nel mondo, non ci può essere autentica partecipazione dei lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese. Non ci può essere cioè la forma di democrazia partecipativa prevista dalla Costituzione.

I giuristi più avveduti affermano che oggi non viviamo più in una democrazia, ma in una dittatura finanziaria. Dittatura che non si avvale di mezzi coercitivi fisici, facilmente riconoscibili, ma di mezzi psicologici. Si avvale cioè dei mezzi di informazione di massa per dominare la mente dei cittadini, installando in essi le credenze necessarie a renderli succubi, e inconsapevoli alleati del potere che li sfrutta.

 

Rai uguale alle emittenti private commerciali

Anche la RAI, nata per servire il bene del popolo, attraverso la retta formazione e informazione, come previsto dal disegno costituzionale, non si differenzia più dalle emittenti private. I suoi maggiori introiti derivano dalla pubblicità commerciale. Non può più dire ciò che va detto, ma ciò che serve ad incrementare l’auditel, cioè il numero degli ascoltatori.

La RAI e le emittenti private coprono il 99% dell’informazione, tutta mainstream, tutta a favore dell’esistente.

Rimane solo un 1% dell’informazione che mantiene un profilo fortemente critico. Ma questo 1% non ha più nulla a che fare con il pubblico e con lo Stato. Sono rimasti una manciata di blogger o di ex giornalisti, come Claudio Messora o Giulietto Chiesa, che si impegnano a fornire, a loro rischio e pericolo, quel pochissimo che rimane del servizio pubblico di retta informazione e formazione, previsto dalla Costituzione. Anche UniAleph rientra in questo 1%. Un 1% al quale è affidato il compito di diffondere la conoscenza e la pratica dei valori costituzionali.

 

La grande responsabilità dell’informazione per il popolo

UniAleph, Byoblu di Claudio Messora, Pandora TV di Giulietto Chiesa, e pochi altri, hanno sulle spalle una responsabilità enorme. La responsabilità di Davide contro il Golia della finanza.

Il loro lavoro, data la posta in gioco, deve essere migliorato e reso più efficace possibile.

Su questa linea, occorre integrare il meglio delle loro competenze: quelle informative di Messora e Chiesa, e quelle di approfondimento sistematico di UniAleph.

 

Vox Italia e la sua concezione di fare politica

I dirigenti di Vox Italia, consapevoli dell’importanza di unire formazione personale e politico costituzionale, promuovono una concezione di fare politica completamente diversa da quella novecentesca, ancora radicata nella competizione elettorale. Una concezione nuova che prevede l’integrazione collaborativa e migliorativa delle competenze presenti nei diversi settori della società, in attuazione dei valori costituzionali della solidarietà, della cooperazione, della pace e giustizia fra le nazioni.

Seguendo il progetto UniAleph, promuovono perciò gli Stati Generali del diritto, dell’economia, della finanza, del lavoro, della sanità, della scuola, della famiglia, dell’informazione pubblica, della formazione ecc.

L’informazione pubblica potrà quindi sempre più giovarsi del contributo irrinunciabile della formazione personale dei dirigenti e dei giornalisti, che ne trasformerà radicalmente la qualità comunicativa. Qualità attualmente limitata dai format oggi di moda, format il cui scopo è mantenere l’ignoranza del popolo per assicurare la sua soggezione.

La nuova informazione si avvarrà di giornalisti veri, integri, liberi dalla paura, chiari e semplici nei loro messaggi, capaci di rivolgersi direttamente al cuore e all’intelletto dei cittadini, e per questo amati dai cittadini stessi, che da loro apprendono la difficile e fondamentale arte di distinguere il vero dal falso.

Finirà presto l’epoca della menzogna sistematica, al servizio dei potenti, e inizierà l’epoca della verità, del bene, della bellezza, della giustizia, come previsto in Costituzione. 

 

Mauro Scardovelli

 

Per approfondimenti, visita la pagina del sito UniAlaph dedicata agli amici di Vox Italia e a tutti coloro che vogliono il ripristino della legalità costituzionale: unialeph.it/attuarelacostituzione

Note:

[1] “La riconquista della sovranità economica presuppone che il popolo sovrano, abrogando numerose leggi incostituzionali, torni padrone del proprio patrimonio pubblico, che è stato dissipato, da politici inadeguati, tra singoli individui privati e multinazionali. In altri termini è indispensabile che tornino in capo alla Collettività le fonti di produzione della ricchezza nazionale, mediante soprattutto la rinazionalizzazione dei servizi pubblici essenziali e delle fonti di energia, – acqua, luce, gas – come afferma l’art. 43 della Costituzione” (Paolo Maddalena).   

[2] Vedi per tutti Platone, Convivio.

[3] UniAleph, Università popolare per attuare la Costituzione (unialeph.it)

[4] Il Prof. Paolo Maddalena, Presidente emerito della Corte Costituzionale, mio carissimo amico e Maestro, ha fondato l’associazione “Attuare la Costituzione”. Da Paolo ho appreso il corretto modo di leggere e interpretare la Costituzione, modo autenticamente vicino allo spirito dei Padri costituenti. UniAleph lavora in stretta sinergia con Attuare la Costituzione.

 

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