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Libro paga di Big Pharma: ecco i nomi

14-06-2022 12:56

Redazione Vox

Libro paga di Big Pharma: ecco i nomi

I televirologi delle latrine televisive non fanno che ripetere che su di noi incombe la catastrofe. Affermazioni motivate da ragioni scientifiche o economiche?

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Dai televirologi delle latrine televisive ai vedovi inconsolabili dell’emergenza che non fanno che ripetere che su di noi incombe la catastrofe. Affermazioni motivate da ragioni scientifiche o economiche?

 

I codici di trasparenza EFPIA

Si dà il caso che le aziende produttrici di farmaci e vaccini debbano attenersi ai codici di trasparenza Efpia.

In questi codici le case farmaceutiche devono indicare il nome dei medici con cui hanno avuto rapporti economici riguardanti consulenze scientifiche, ricerca e sviluppo, seminari, convegni scientifici e congressi.

Dall’analisi di questi dati emergono potenziali conflitti di interessi, con una possibile perdita nell’etica e nella trasparenza, valori che dovrebbero invece guidare l’operato dei medici, anche quando appaiono in TV per indirizzare l’opinione pubblica italiana.

 

ICMJE per l'analisi dei conflitti d'interesse dei medici

Oltre a Efpia, un altro ente che tramite una raccolta di dati a livello internazionale, identifica potenziali conflitti d’interesse è l’ICMJE (www.icmje.org/disclosure-of-interest/). E proprio dai dati dell’Icmje apprendiamo che Matteo Bassetti ha ricevuto finanziamenti per consulenze scientifiche, viaggi e congressi da: Angelini, Astellas, AstraZeneca, Basilea, Bayer, BioMèrieux, Cidara, Correvio, Cubist, Menarini, Molteni, MSD, Nabriva, Paratek, Pfizer, Roche, Shionogi, Tetraphase, Thermo Fisher e The Medicine Company.

Mentre dai dati Efpia (che tracciano solo i movimenti a livello nazionale) si legge che dal 2015 al 2020, Matteo Bassetti ha ricevuto soldi dalle seguenti case farmaceutiche: Angelini, MSD (Merck), Bayer, Gilead, Sanofi, Astellas e Menarini. Tra corrispettivi vari, Bassetti ha ricevuto quasi 370.000 euro.

 

Perché nessun giornalista ha mai chiesto a Bassetti spiegazioni sui suoi potenziali conflitti di interessi???

In Italia, Bassetti ha ricevuto remunerazioni da Angelini, che produce l’Amuchina, da MSD, che produce vaccini e che supporta la produzione del vaccino anti Covid della Johnson & Johnson’s, da Bayer, che nel 2022 produrrà i vaccini anti Covid-19 sviluppati da CureVac, da Gilead, produttrice dell’antivirale Veklury (Remdesivir) usato nel trattamento dei pazienti Covid, da Sanofi, che ha sviluppato Vidprevtyn, un vaccino anti Covid e che fornisce supporto alla BioNTech nella produzione del vaccino Covid, da Astellas, e da Menarini, che produce un test immunocromatografico per rilevare il Covid-19.

 

Ad agosto, Luca Richeldi, componente del Comitato tecnico scientifico (Cts), si era detto favorevole all’obbligo vaccinale da un salotto televisivo. Nel modulo dell’Icmje sui conflitti di interessi, datato maggio 2020, viene evidenziata la collaborazione di Richeldi con Boehringer, Fibrogen, InterMune, Cipla, Vertex, GSK, AstraZeneca, Sanofi, Celgene, Prometic, Roche e Takeda.

In Italia, Richeldi ha ricevuto remunerazioni da 6 case farmaceutiche, per un totale di quasi 115.000 euro, nel periodo compreso tra il 2017 e il 2020.

Nello specifico, le case farmaceutiche sono la Roche, che produce un test molecolare in grado di rilevare il virus, oltre agli anticorpi monoclonali e il test nasale “fai da te” per il Covid-19, la GSK, che produce anticorpi monoclonali e che sta sviluppando un vaccino anti Covid-19 con la Medicago e un altro vaccino con la Sanofi, la Boehringer, la Zambon, la Sanofi e la MSD (di cui abbiamo già parlato).

 

Il prof. Franco Locatelli, coordinatore del Cts, all’inizio di agosto ha annunciato che, da novembre, il vaccino anti Covid-19 verrà somministrato anche ai bambini di età inferiore ai 12 anni. Solo 3 mesi prima, in audizione presso la commissione Salute e Istruzione del Senato, Locatelli aveva dichiarando che il rischio Covid per i giovanissimi era “contenuto, se non irrilevante”. Una giravolta inspiegabile visto che il tasso di letalità (decessi rispetto ai casi di positività) per gli under 19 si attesta allo 0,0043% (fonte ISS).

In Italia, Locatelli ha ricevuto soldi da Pfizer (2020), da Amgen, da Novartis, che fornisce capacità produttiva per il vaccino anti Covid-19 Pfizer-BioNTech, da Celgene, da Sobi, che produce un antinfiammatorio contro le forme medio-gravi di Covid-19, da Sanofi e da Gilead. Per un importo complessivo di quasi 24.000 euro.

 

Massimo Galli, primario all’Ospedale Sacco, ha affermato: “Il dato di fatto è che bisogna arrivare a vaccinare molte più persone o avremo un settembre molto caldo”. Peccato che nel 2020, come evidenziato da Icmje, il professor Galli abbia ricevuto compensi dalla BMS (Bristol Myers Squibb), dalla ViiV (che sta conducendo ricerche su nuovi farmaci per la cura del Covid), dalla MSD, dalla AbbVie, dalla Gilead, dalla Janssen e dalla Roche. L’ammontare complessivo ricevuto da Galli è di quasi 55.000 euro.

 

L’allergologo Roberto Burioni, con poltrona fissa da Fabio Fazio, si accende spesso di un entusiasmo smodato sull’efficacia dei vaccini, per poi venire smentito successivamente. Ad esempio, il 15 giugno scorso, Burioni aveva scritto un post trionfalistico sulla campagna vaccinale in Israele: “Israele è libero da Covid-19. Niente maschere, niente restrizioni, tutti al cinema, al ristorante, in discoteca, a teatro o dove diavolo gli pare a ogni libero cittadino con i volti scoperti e i sorrisi esposti. Incubo finito. Perché? Grazie ai vaccini. Sbrighiamoci dunque”. Ora Israele si ritrova nel caos di una nuova ondata di virus e, oltre a ridisporre diverse restrizioni, sta già inoculando la terza dose di vaccino.

In Italia, Burioni ha avuto rapporti economici con Pfizer (2017 e 2018), con GSK, con MSD e con Biogen, per un ammontare complessivo di quasi 16.000 euro.

 

Fabrizio Pregliasco, un’altra presenza televisiva che ha consigliato ai giovani l’astinenza, ovviando con “pratiche onanistiche”, ha avuto rapporti economici con due case farmaceutiche, la GSK e la Sanofi, per un ammontare complessivo di 13.000 euro.

 

I report EFPIA

(ordine alfabetico)

AbbVie

Amfgen

Angelini

AstraZeneca

Bayer

Dompé

Celgene

Gilead Sciences

GlaxoSmithKline

LeoFarma

Lilly

Merck

MSD

Novartis

Pfizer

Sanofi

Teva

 

Purtroppo il malcostume continua nell’indifferenza di un Parlamento che è complice anziché controllore. La sanità continuerà l’opera di privatizzazione, il lavoro sarà sempre più precario e i disoccupati aumenteranno. Le tasse non diminuiranno, i risparmi – per chi li ha – saranno sempre più insicuri. Le banche avranno sempre più potere, le multinazionali non pagheranno le tasse, a differenza di pensionati e dipendenti, Big Pharma ci venderà a caro prezzo intrugli di cui non conosceremo mai gli effetti e noi porgeremo contenti il braccio al chip sottocutaneo prossimo venturo.

 

Tutti i politici continueranno a giurare, mano sul cuore, di amare l’Italia, ostenteranno il tricolore più di prima, ma nessuno farà politiche a favore della sanità, del lavoro, della famiglia e della natalità, senza le quali l’Italia muore per estinzione biologica. Accadde così a anche a Bisanzio: esangui intellettuali discutevano del sesso degli angeli, mentre potenti corrotti proseguivano nei loro intrighi e intanto arrivavano i turchi. Ma gli italiani, con gaia indifferenza corrono verso l’abisso.

Vedi anche: Conflitto d'interessi: nomi e cognomi dei medici finanziati da Big Pharma

 

Fonti:

Il Primato Nazionale

http://www.icmje.org/disclosure-of-interest/

https://www.drugsincontext.com/wp-content/uploads/2020/05/dic.2020-5-2-COI.pdf

https://www.efpia.eu/

https://www.corvelva.it/approfondimenti/sistema-sanita/case-farmaceutiche/efpia-italia-tutti-i-trasferimenti-di-valore-delle-big-pharma.html